Salve Feelers,
L’informatica è ormai parte integrante delle nostre vite in modi che fino a pochi decenni fa non avremmo neanche immaginato. Oggi voglio parlarvi di un aspetto fondamentale che, secondo me, cambia il modo in cui percepiamo l’informatica: non riguarda più solo i computer nel senso stretto del termine.
Il tema di questo video mi è venuto in mente l’altro giorno, mentre parlavo con degli amici. Spesso si tende ad associare il mondo dell’informatica ai computer o agli addetti ai lavori, mentre tutto ciò che riguarda l’informatica sembra quasi esoterico, riservato ai soli esperti del settore. Eppure, come abbiamo già discusso nella live con Johnny Cannuccia, gli algoritmi, per esempio quelli dei social network, hanno un'influenza enorme sulla nostra quotidianità. E questo è solo un esempio di come l'informatica tocchi ogni aspetto della nostra vita.
Oggi, ogni volta che utilizziamo un dispositivo, come il telefono o il computer, scambiamo informazioni digitali che vengono tracciate e trasferite. Certo, ci sono normative come il GDPR che proteggono la nostra privacy, ma il punto è che molte persone non associano lavori e attività quotidiane al mondo dell'informatica, quando invece sono profondamente connessi.
Un esempio semplice è la musica. Grazie a software come LMMS (Linux MultiMedia Studio), è possibile campionare musica e creare brani ovunque, senza bisogno di una band. Steve Jobs rivoluzionò il mondo musicale con iTunes, che ha reso accessibile la musica in un modo nuovo, superando i problemi della pirateria musicale che all'epoca stava mettendo in difficoltà l'industria.
Lo stesso vale per il design. Prima, tutto si faceva con carta e penna, mentre oggi ci sono strumenti come Photoshop, GIMP, Illustrator e anche applicazioni come Canva, che permettono di creare contenuti grafici in pochi clic. Questi strumenti hanno reso accessibili a chiunque competenze che una volta richiedevano anni di pratica con strumenti fisici.
Ma l'informatica non riguarda solo il software o l'hardware più all'avanguardia, come le nuove schede grafiche o i computer quantistici. Si tratta della quotidianità. Pensiamo alla pandemia di COVID-19: ha trasformato la nostra vita sociale e lavorativa, portando tantissime persone a lavorare in remoto. Ci siamo resi conto che la nostra vita è sempre più integrata con il mondo digitale.
Pensiamo anche a come si pubblica un libro oggi: tutto avviene tramite computer, dalla scrittura fino alla distribuzione. Quindi, l'informatica non è solo la tecnologia che vediamo, ma anche quella che non vediamo. Ogni volta che interagiamo con una piattaforma come Instagram, le nostre azioni generano dati che vengono analizzati, spesso per mostrarci contenuti o pubblicità personalizzati. E non si tratta di manipolazione: le piattaforme hanno imparato a conoscerci e a offrirci ciò che vogliamo vedere.
Questa è la realtà dell’informatica moderna: un mondo parallelo che viaggia insieme a noi, senza che ce ne accorgiamo sempre. Prima ce ne rendiamo conto, meglio possiamo gestire la nostra vita digitale, capendo cosa stiamo condividendo e come i nostri dati vengono utilizzati.
Credo che ci sia bisogno di una maggiore consapevolezza e di un’educazione tecnologica ed etica, perché l'informatica non è più solo una questione di strumenti, ma riguarda l'intera nostra vita.
Grazie per avermi seguito in questo viaggio di riflessione. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, e ci vediamo alla prossima!