Non Sei Veramente il Proprietario del Tuo Computer: Ecco Perché
Salve Feelers e bentornati sul mio canale! Oggi affrontiamo una domanda piuttosto provocatoria: sei veramente il proprietario del tuo computer, smartphone o tablet? E cosa dire dello spazio che utilizzi per il cloud? Quasi tutto ciò che è tecnologico, a meno che non te lo sia costruito da solo, non è veramente tuo.
Sembra un'affermazione forte, ma pensaci un attimo. Negli anni siamo stati abituati a pensare che, una volta pagato un prodotto o un servizio, questo diventasse nostro. Ma nel mondo digitale di oggi, la realtà è molto diversa. Vediamo insieme perché.
Il nuovo paradigma: abbonamenti e licenze
La maggior parte dei servizi e dei software che utilizziamo oggi non sono nostri. Non paghiamo più per avere un prodotto fisico o digitale di cui possiamo disporre liberamente; paghiamo per l'uso temporaneo di un servizio o uno spazio.
Pensiamo a Netflix, Disney Plus, o qualsiasi altro servizio di streaming: paghi per accedere ai contenuti, ma questi non ti appartengono. Se smetti di pagare l'abbonamento, non hai più accesso a quei contenuti. Lo stesso vale per molti software: paghi Windows, paghi macOS, paghi l'iCloud, ma niente di tutto ciò ti appartiene veramente. L'azienda proprietaria può vedere cosa fai, cosa carichi nel cloud, e può decidere cosa fare con i dati che lasci nei suoi sistemi.
L'illusione del possesso nel digitale
In passato, acquistare un programma o un videogioco significava essere proprietari di quel software. Potevi usarlo come volevi, e non dipendevi da alcun abbonamento o connessione a internet. Oggi, però, se acquisti un videogioco su una piattaforma digitale, come Steam, non possiedi realmente quel gioco. Se Steam dovesse chiudere, o se il tuo account venisse sospeso, potresti perdere tutti i tuoi giochi, senza possibilità di recupero.
E non si tratta solo di videogiochi. Gli store digitali – che siano per software, musica o film – non hanno alcuna responsabilità nei tuoi confronti. Se il servizio termina, non c'è alcuna garanzia che potrai conservare ciò che hai pagato.
Il controllo perso sui nostri dispositivi
Questo cambiamento ha portato a una perdita di controllo sui nostri dispositivi. L'hardware, per ora, ci appartiene, ma il software no. Le aziende possono spiarti, propinarti pubblicità, o limitare l'uso che puoi fare di ciò che hai pagato. Anche se paghi Windows o macOS, non hai pieno controllo sul sistema, e questo non mi sta bene.
Personalmente, sono sempre stato un sostenitore della proprietà del mio sistema. Voglio poter dire che il mio lavoro, il mio computer, il mio spazio digitale, mi appartengono e che ho il controllo su di essi. Ma oggi, con i modelli di abbonamento e licenze, questo non è più possibile.
Un nuovo percorso per il canale: meno proprietario, più Open Source
Proprio per queste ragioni, ho deciso di cambiare rotta qui sul canale. D'ora in poi, darò sempre più spazio a Linux e all'Open Source. Non significa che non parlerò mai più di prodotti proprietari, ma lo farò solo quando è strettamente necessario o quando ritengo che il contenuto sia veramente utile.
Ad oggi, il mio uso personale di Linux è passato dal 80% al 95% del tempo, e utilizzo Windows solo in rare occasioni. Se utilizzo sempre meno software proprietario, perché dovrei continuare a parlarne qui sul canale?
Il software libero e l'Open Source non solo sono più etici, ma offrono anche una maggiore libertà. Voglio che il mio canale rifletta questo approccio. Continuerò a parlare di tecnologia, intelligenza artificiale e strumenti di produttività, ma con un occhio di riguardo per le alternative libere.
Verso un futuro più consapevole
Il mio obiettivo è creare un canale che promuova la consapevolezza nell'uso della tecnologia. Non abbiamo più il controllo su molti degli strumenti che usiamo ogni giorno, e dobbiamo essere più critici nei confronti dei prodotti e servizi che scegliamo.
In questo senso, vi invito a riflettere su quanto davvero possediamo ciò che usiamo. Abbiamo il potere di influenzare il mercato con le nostre scelte, come abbiamo visto in passato con il boicottaggio di aziende che hanno invaso la nostra privacy con spyware.
Conclusioni
Concludo dicendo che il futuro di questo canale sarà sempre più orientato verso il software libero e l'Open Source. Continuerò a esplorare il mondo della tecnologia, ma con un'attenzione particolare alla libertà digitale e al controllo che possiamo (e dovremmo) avere sui nostri strumenti.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti: siete d'accordo con questo cambiamento? Vi interessa sapere di più sul software libero e sulle alternative ai prodotti proprietari? Scrivetemi qui sotto, e se vi siete persi i video precedenti, ve li lascio qui a lato.
Grazie per avermi ascoltato, e ci vediamo al prossimo video!